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Con D.M. 7 dicembre 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Università e della ricerca ha individuato – per ciascuna area disciplinare di afferenza e regione in cui ha sede l’ateneo presso il quale è presente il corso di studio – l’importo massimo della spesa relativa alle tasse e ai contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle Università non statali, detraibile dall’imposta lorda sui redditi dell’anno 2023.

La plusvalenza realizzata a seguito della cessione del solo marchio d’impresa avvenuta nell’ambito di concordato preventivo assumerà rilevanza ai fini IRAP secondo le regole ordinarie, di cui agli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 446 del 1997, stante la sua classificazione contabile nella voce A.5) del conto economico. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 27 del 31 gennaio 2024.

L’INPS, con la circolare n. 26 del 2024, ufficializza le aliquote contributive applicabili, per l’anno in corso, alle aziende che operano nel settore dell’agricoltura, che impiegano operai a tempo indeterminato e a tempo determinato ed assimilati. Permangono invariate le agevolazioni tariffarie disposte per alcuni territori e i contributi dovuti all’INAIL.

Il calcolo dell’incremento occupazionale, conseguito a seguito di nuove assunzioni da parte dell’azienda, è un dato che viene richiesto al datore di lavoro per la fruizione degli sgravi contributivi per le assunzioni. Deve essere effettuato mensilmente, confrontando il numero di lavoratori dipendenti equivalenti a tempo pieno del mese di riferimento con quello medio dei 12 mesi precedenti. Quali sono i criteri di calcolo e le regole da utilizzare?

Con la sentenza relativa alla causa C-422/22 del 30 gennaio 2024, la Corte di giustizia UE ha evidenziato che qualora il dipendente di un soggetto all’IVA abbia emesso una fattura falsa in cui è indicata l’IVA utilizzando l’identità del suo datore di lavoro quale soggetto passivo, ad insaputa di quest’ultimo e senza il suo consenso, tale dipendente deve essere considerato quale persona che indica l’IVA, ai sensi di tale articolo 203 della direttiva IVA, salvo nel caso in cui detto soggetto passivo non abbia dato prova di aver agito con la diligenza ragionevolmente dovuta per controllare le condotte di tale […]

Con provvedimento del 30 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha individuato i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2024 e programma delle revisioni degli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili a partire dal periodo d’imposta 2024. In particolare, con il nuovo provvedimento sono individuati, al punto 1, i dati economici, contabili e strutturali, da dichiarare da parte dei contribuenti, rilevanti per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità per il periodo di imposta 2024.

Il Ministero dell’Interno, nella circolare n. 641 del 2024, ha provveduto al rinvio dei termini di apertura dei canali di presentazione delle domande utili all’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri secondo le quote definite nell’ambito dei flussi d’ingresso 2023-2025.

L’INPS ha pubblicato un comunicato stampa in cui ricorda che, in caso di mancato rispetto del regime di non cumulabilità, sono previsti la sospensione della pensione e il recupero delle mensilità pagate indebitamente. per le pensioni quota 100, quota 102 e per le pensioni anticipate flessibili è prevista, a partire dal primo giorno dalla decorrenza della pensione e fino a quando non si maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia, la non cumulabilità con i redditi provenienti sia da lavoro dipendente che autonomo.

In tema di piani di stock option con la risposta a interpello n. 25 del 29 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che il paragrafo 11 dell’IFRS 1 chiarisce che le rettifiche conseguenti all’adozione dei nuovi principi contabili e derivanti da fatti e operazioni relativi a una data precedente a quella di transizione ai principi contabili internazionali, devono essere imputate dalla società direttamente agli utili portati a nuovo o, se del caso, a un’altra voce del patrimonio netto.

In tema di imposta sostitutiva per i titolari di pensione estera impatriati in Italia, in caso di adesione agli schemi pensionistici che rientrano tra i redditi di cui all’articolo 49, comma 2, lettera a), del TUIR, il contribuente potrà accedere al regime di favore previsto dall’anno di imposta di trasferimento della propria residenza fiscale in Italia in uno dei Comuni previsti dalla norma. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 21 del 29 gennaio 2024.