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In tema di opzione per il regime dell’imposta sostitutiva, con aliquota al 16%, riservata alle società di capitali, società di persone ed enti commerciali per poter affrancare, in tutto o in parte, i valori relativi ad avviamenti, marchi d’impresa e altre attività immateriali, il  provvedimento del 30 novembre 2021 individua le modalità di attuazione dei commi 150 e 151 dell’articolo 1 della di stabilità 2014. Il nuovo provvedimento specifica nel dettaglio l’ambito di applicazione, la base imponibile e l’ambito temporale di applicazione, soffermandosi sugli effetti dell’esercizio dell’opzione in termini di deduzione del valore affrancato dell’avviamento e dei marchi d’impresa.

L’obbligo di restituzione dei documenti riguarda non solo quelli consegnati all’ iscritto dal cliente ma anche quelli ricevuti da terzi per conto del cliente. Diversamente, il divieto non si estende anche ai documenti creati dal professionista, oggetto di proprietà intellettuale da parte del medesimo: risultano esclusi, pertanto, dal perimetro applicativo del divieto di ritenzione quei documenti che costituiscono vere e proprie carte interne di lavoro predisposte dal professionista al solo fine di adempiere alle incombenze connesse all’espletamento dell’incarico professionale. Si tratta di uno dei chiarimenti forniti dal CNDCEC con dei pronto ordini pubblicati sul proprio portale.

L’INPS è intervenuta con il messaggio n. 4222 del 2021, in merito alla rivalutazione del sussidio spettante ai Lavoratori di Pubblica Utilità e al riconoscimento della contribuzione figurativa in favore dei lavoratori di pubblica utilità per i dodici mesi previsti ai sensi del D.lgs n. 280/1997. I dati aggiornati possono essere verificati all’interno del Fascicolo previdenziale del cittadino.

Con il decreto n. 194 del 2021, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha provveduto ad aggiornare l’importo delle sanzioni per ritardato invio del prospetto informativo, obbligatorio in base alle disposizioni di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68. Il termine ordinario di trasmissione del prospetto è fissato al 31 gennaio di ogni anno.

Le forme pensionistiche comunitarie non sono tenute per le adesioni effettuate in Italia ad assolvere l’imposta sostitutiva nella misura del 20 per cento sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta prevista per i fondi pensione istituiti in Italia. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 794 del 29 novembre 2021, con cui ha specificato anche come le prestazioni pensionistiche complementari da erogare agli iscritti italiani da forme pensionistiche comunitarie saranno tassate.