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Il disegno di legge semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri il 26 marzo 2024, interviene in materia di rilascio del nulla osta al lavoro. Nello specifico, il provvedimento prevede che anche le articolazioni territoriali delle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale potranno, oltre ai professionisti, verificare il possesso dei requisiti in capo al datore di lavoro ai fini del rilascio del nulla osta per l’assunzione di lavoratori extra UE. Nel dettaglio come funziona la procedura di rilascio del nulla osta?

Il decreto PNRR ha previsto un aumento delle sanzioni amministrative in caso di lavoro nero e la reintroduzione di sanzioni penali qualora vi sia un utilizzo improprio dei lavoratori attraverso appalti, distacchi e somministrazioni illecite. Ma non solo. E’, anche, prevista una lista di conformità, gestita dall’INL, nella quale verranno inserite le aziende che hanno ricevuto verifiche ispettive per le quali non sono emerse violazioni o irregolarità. Le aziende inserite nella lista non potranno essere ispezionate nei 12 mesi successivi. Qual è l’importo delle nuove sanzioni?

L’IVA all’importazione viene inclusa tra i diritti di confine al fine di chiarire che anche a questo tributo si applica la normativa unionale in materia di individuazione del debitore e di estinzione dell’obbligazione doganale. È quanto stabilisce lo schema di decreto legislativo approvato, in prima lettura, dal Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024, con l’effetto di estendere al rappresentante doganale indiretto la responsabilità in via solidale con l’importatore per il pagamento dell’IVA all’importazione.

La legge sulla competitività dei capitali estende agli enti previdenziali privati e privatizzati la qualifica di controparti qualificate ai fini della prestazione dei servizi di investimento. L’obiettivo è conferire maggiore attenzione alla categoria degli investitori professionali, che in Italia potrebbe essere ampliata in modo da favorire il flusso di investimenti verso i mercati dei capitali. L’inclusione delle Casse di previdenza tra le controparti qualificate eviterà a tali Enti e alle controparti con cui interagiscono le procedure e i costi connessi alla necessità di vedersi riconosciuti come “clienti professionali su richiesta”. Quali sono le altre novità?

In presenza di procedure concorsuali, accordi di ristrutturazione, piani attestati o composizione negoziata della crisi, il contribuente che ha emesso fattura, senza ricevere il pagamento, in tutto o in parte, della fornitura o del servizio reso, ha la possibilità di recuperare l’IVA fatturata e versata all’Erario e non riscossa. Come è più conveniente procedere?

La tutela in caso di illegittimità del licenziamento di lavoratori assunti con contratti a tutele crescenti ha subito un laborioso percorso emendativo non soltanto ad opera della Corte costituzionale, ma anche dall’aumento delle soglie previste per l’indennità risarcitoria ad opera del decreto Dignità. Ne risulta un assetto non più rispondente alle premesse che avevano ispirato il provvedimento iniziale con i limiti propri della disciplina precedente sulla differenziazione delle tutele fondate sul mero dato della consistenza occupazionale. Sopravvive, però, il nocciolo duro costituito dal superamento del dogma della tutela reintegratoria, che non è stato intaccato nemmeno dalla Corte costituzionale, e quindi […]

Se un operatore economico vuole partecipare ad un bando, avviso o invito della stazione appaltante quali obblighi deve assumersi? In particolare, anche alla luce delle novità del decreto PNRR, dovrà assicurarsi che al personale impiegato nell’appalto di opere e servizi e nell’eventuale subappalto venga corrisposto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale maggiormente applicato nel settore e per la zona il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto di appalto. Inoltre, dovrà garantire la stabilità occupazionale del personale impiegato, nonché le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione […]

Ad oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore nell’ambito del processo tributario della norma sull’onere della prova, restano irrisolte molte questioni interpretative e alcune soluzioni applicative prospettate dalla giurisprudenza non appaiono del tutto convincenti. Non condivisibile, in particolare, appare l’orientamento che si sta consolidando presso la Corte di cassazione e nella giurisprudenza di merito, secondo cui l’introduzione della norma non avrebbe l’effetto di comportare per l’Amministrazione finanziaria un onere probatorio diverso o più gravoso rispetto ai principi previgenti in materia. Diversamente, la regola di riparto dell’onere probatorio dovrebbe essere valorizzata sotto (almeno) tre profili. Quali?

Con la circolare n. 8 del 29 marzo 2024, Assonime ha esaminato le disposizioni in materia di IVA contenute nella Legge di bilancio 2024 e nel Decreto “anticipi”. Tra l’altro il documento si sofferma sulle le misure di contrasto dell’evasione e delle frodi realizzabili attraverso l’attribuzione del numero di partita IVA o attraverso l’importazione di veicoli dalla Repubblica di San Marino o dalla Città del Vaticano e sulla riduzione della soglia di valore entro la quale non è ammesso lo sgravio dell’IVA riconosciuto ai viaggiatori domiciliati o residenti fuori dell’Unione europea.

Tensioni geopolitiche a livello internazionale con conseguente rallentamento della crescita economica post Covid: sono all’origine dei correttivi congiunturali applicabili agli ISA per l’anno 2023. Oltre alla sterilizzazione delle stime ISA per tener conto della congiuntura sfavorevole, viene introdotto anche un ulteriore intervento di natura straordinaria riservato ai contribuenti che si avvarranno della sanatoria delle rimanenze iniziali di magazzino introdotta dalla legge di Bilancio 2024. Nessuna nuova causa straordinaria di esclusione dalle pagelle fiscali per l’anno 2023.